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Showing posts from May, 2024

150 anni - una storia di santità 20: L'ADORAZIONE PERPETUA A FIRENZE

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I Santi sono tali perchè sanno indicarci, come una freccia luminosa, l'essenziale della nostra vita. Il rapporto vitale che ci rigenera ad ogni respiro. Questa è l'adorazione perpetua, ogni ora del giorno e della notte. Una follia se ci si pensa, che dura tutt'ora. Eppure questo tempo di silenzio e di continuo esercizio d'amore è quello che feconda le nostre vite personali, e in modo nascosto, anche quella della stessa società in cui viviamo. L'adorazione è la preghiera più essenziale: è amore ricevuto e donato, è uno scambio di sguardi, intimo, profondo. L'Eucarestia che riceviamo nella S. Comunione, ci viene offerta all'adorazione, perchè possiamo sempre più entrare in contatto con la nostra realtà di intima unione con Dio: Egli ci unisce a sè, siamo suoi, e nulla può separarci dal suo amore. Un giorno, trovandosi poco dopo l'imbocco di via della Scala in Firenze, Bettina vide del terreno disponibile là dove ora è via Bernardo Rucellai, e subito si dom...

Pregare il Vangelo: LA TRINITA'

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  La liturgia in questa festa della Trinità ci propone l’ultimo brano del Vangelo di Matteo. Gli Undici appena vedono Gesù, si prostrano, perché davanti al Signore Risorto non c’è altro da fare che inginocchiarsi e contemplare la sua grandezza. Loro adorano Gesù sì, ma dentro il cuore e la testa portano tanti dubbi e domande, e infatti Matteo sottolinea: “ Essi però dubitarono.” Forse noi possiamo capire bene i discepoli, perché capita anche a noi di dubitare, diffidare … etc. La cosa importante non è avere o meno dubbi o obiezioni; la cosa fondamentale è: che ne facciamo di questi dubbi, domande, fatiche, perplessità, ragionamenti, crisi …? Chiediamoci: cosa faccio quando mi rendo conto che sono ingolfato nei miei dubbi? Lascio che mi allontanino dalla preghiera e mi chiudano in me stesso? Preferisco andare all’incontro con Gesù solamente dopo aver cercato di risolvere da me i mille perché che mi ronzano nella testa? Oppure vado dal Signore e ogni mio dubbio e crisi divent...

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Tito Brandsma

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La preghiera è il momento privilegiato in cui raccoglierci e porci nella luce di Dio. Questa luce illumina il nostro sguardo sulle cose, anche la sofferenza diviene luogo di incontro privilegiato con Colui che custodisce la nostra vita. Riconosciamo il dono di Dio nascosto in ogni evento, in ogni volto. Ci apriamo dunque ad accogliere l'amore di Dio che ci viene incontro in ogni istante, ad ogni respiro. Questa esperienza rasserena il nostro volto,  rilassa la tensione dei nostri tratti, li apre al sorriso. Sperimentiamo il sollievo di essere nelle mani di Dio. Anche il nostro corpo lo avverte. La nostra mente si fa più lucida. Il cuore trova pace. Diveniamo con la nostra presenza gioiosa e rasserenante, un attraente e contagioso annuncio di speranza per chi ci è vicino. Non servire il Signore con sospiri. Con contentezza e con coraggio, mostra come sia vera la Parola del Signore: "Il mio giogo è soave e il mio peso è leggero"...Abbi il sorriso sul tuo volto e guarda alla...

150 anni - una storia di santità 19: L'ADORAZIONE

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La preghiera di adorazione è molto essenziale e per questo a portata di tutti: sto in silenzio alla presenza di Colui che mi ama, ricambiandogli lo sguardo. Sembra tempo perso, vuoto. Eppure è il tempo più prezioso che ci possiamo concedere: sazia infatti un bisogno e un grido che viene dalla profondità dell'anima, che chiede di amare ed essere amata. Per questo S. Teresa di Gesù ci invita a non rinunciare mai al tempo della meditazione, anche quando ci dovesse sembrare sterile o arido. I frutti di questo esercizio d'amore germoglieranno in noi senza che ce ne accorgiamo. Bettina conosceva bene questa fonte inesauribile di vita e di amore, per questo non mancava di soffermarsi nell'adorazione ogni volta che le era possibile, e facendo questo, ci illumina una strada per il nostro cammino spirituale: la relazione quotidiana e vitale con il nostro Dio, il Dio con noi. Bettina ascoltava tutti, e appena era possibile togliersi da quell'amoroso assedio, correva a prostrarsi d...

Pregare il Vangelo: SPIRITO SANTO VIENI!

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  “L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi”. Questa è la Pentecoste: oggi lo Spirito Santo viene in noi, converte al suo amore le nostre menti, e i nostri cuori divampano interiormente e ardono d’amore. Infatti, “Dio è amore” (1Gv4,8). Questa è la verità che ci viene dischiusa dallo Spirito Santo. Ora possiamo penetrare ogni realtà alla luce dello Spirito: tutto parla di un amore di Dio che è dentro ogni cosa e che guida i passi della nostra vita. Questo dono d’amore vive in noi ed è la nostra verità più profonda. In Lui siamo indissolubilmente uniti a Cristo e partecipiamo della vita di Dio. “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio” (Rm8,14).  “Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito”. Cosa significa camminare secondo lo Spirito? Viviamo infatti troppo spesso la frustr...

150 anni - una storia di santità 18: L'EUCARESTIA

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Giungiamo, in questa lettura della biografia della Beata Teresa Maria della Croce, a toccare il cuore della sua spiritualità: il rapporto con l'Eucarestia, ovvero con la presenza viva di Gesù tra noi. Questo rapporto è il fondamento della sua vita e di tutta la sua attività. Qui ella può sentirsi finalmente libera di essere piccola, tanto piccola, ma nelle mani grandi di Dio, pienamente abbandonata alla sua paternità. Questa è la bellezza dell'umiltà: toccare con mano la propria fragilità e al contempo la propria più grande forza, ovvero il rapporto con Colui che ci ha creati e dunque garantisce per la nostra vita. Questo rapporto è quello che la rende madre, amante di un amore fecondo: è il primo effetto della preghiera. Il dialogo con Dio nell'intimità di se stessi apre sempre all'ascolto dell'altro nella sua realtà di bisogno, desiderio, ricerca, e ci invita a donare per questa umanità la nostra stessa vita, per amore. Come tutte le anime sante, la Madre Teresa M...

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Tito Brandsma

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Niente vi è di più urgente che abbandonarsi del tutto a Dio, che mettersi totalmente nelle sue mani. Nel suo infinito ed incommensurabile amore... Egli vuole riempirci di se stesso, solo se noi desideriamo essere riempiti da Lui e non cerchiamo di chiudere i nostri cuori a Lui, riempiendoli di cose che non sono Lui. Se noi sapessimo svuotare i nostri cuori da ogni cosa, distaccarci da tutto ciò che non è Dio; allora si resterebbe stupiti davanti al lavoro che Dio opera in noi. Se l'uomo fosse profondamente penetrato da questa verità, allora si lascerebbe totalmente assorbire in Dio.  (Tito Brandsma - Introduzione a Groenevald, Carmelicht) Non hanno bisogno di grandi commenti queste parole di Tito Brandsma, ma di un'esperienza. Proviamo a metterci in silenzio, a raccoglierci, e a lasciare andare pensieri e sentimenti. Lasciamo le onde agitate delle preoccupazioni o dei conflitti esteriori o interiori, che stanno nella superficie, per inoltrarci nelle profondità della nostra inte...

150 anni - una storia di santità 17: VOCAZIONE

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Il termine vocazione - chiamata - può riferirsi a realtà di vita differenti: il matrimonio, la vita consacrata, la missione, l'impegno sociale o politico. In ascolto della voce di Dio che parla nei miei desideri più profondi e nella mia vita, posso sentire di voler sposare, ovvero unirmi e donare tutto me stesso/a,  una particolare persona, il Signore (e dunque tutte le persone che Egli mi affida), una particolare realtà. Si tratta di mettere le proprie radici e amare. Bettina è madre e maestra in particolare per chi desidera donare la sua vita a Dio nella vita consacrata, e parla non a caso di sponsalità: quel che ci unisce a Dio è l'amore, e donare a Lui e alla sua Chiesa la propria vita, lo si fa solo per amore. Ogni vocazione è dono e compito, ma è soprattutto quel che ci apre in questa vita ad amare e ad essere amati, per questo, appena ne prendiamo consapevolezza, diviene per noi fonte di grande gioia. Per far apprezzare alle sue figlie la grazia della vocazione, le anima...

Pregare il Vangelo: UNITI NELLO SPIRITO SANTO

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  Gesù Risorto ascende al cielo: opera questo distacco perchè possiamo maturare “fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” ed essere così nel mondo, per ogni creatura, un segno della sua presenza, un segno del suo amore.  Siamo chiamati a vivere per qualcuno. La nostra vita è preziosa, il mondo attende che ci doniamo, perchè donandoci trasmettiamo quella Parola divina che è in noi, e che come ha donato a noi la salvezza, attende di portarla anche a molti altri. Il dono di noi stessi prende forme concrete secondo il dono di Dio che è in noi. Ognuno, secondo la propria chiamata, continua l’opera di benedizione e comunicazione dell’amore di Dio.  Noi ora siamo uniti a Cristo nello Spirito Santo, che ci feconda con il suo amore. “Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni”. Dio vive in noi, ed Egli è la nostra forza. La vita dello Spirito in noi ci conforma a Cristo. L’avventura della vita spirituale consiste nel lasc...

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Tito Brandsma

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Padre Tito scrive questa poesia nel carcere di Scheveningen, nel 1942, avendo lo sguardo rivolto a Cristo in croce. Esprime l'accoglienza della sofferenza che la vita gli impone, come luogo per unirsi maggiormente a Dio. Nel nostro cammino di preghiera Egli ci indica un luogo molto fecondo per unirci a Cristo e vivere una pace profonda, ed è quello del dolore vissuto non da soli, ma uniti a Cristo, sicuri del suo amore per noi. Arriva a dire: Nel dolore mi sento felice. Sembra paradossale, ma evidentemente l'esperienza del dolore ci spoglia a tal punto che ci unisce all'essenziale. Quando in noi si fa il vuoto, ritroviamo Colui che è sempre presente, Colui che ci è vicino.  O Gesù, quando ti guardo mi sento rivivere. Ti voglio bene. Anche tu mi vuoi bene, come il tuo miglior amico. La tua amicizia mi porta sofferenza. Ma ogni sofferenza va bene per me. Così rassomiglio a te: verrò dove tu abiti. Nel dolore mi sento felice. Non lo chiamo più dolore ma felice occasione  di es...

150 anni - una storia di santità 16: DONNA E MADRE

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La maternità si esprime nell'atto di dare la vita e custodirla. E' così che una donna vive pienamente il dono di Dio che è in lei, nel momento in cui ama e genera la vita. Questo è vero per ogni donna. Per la moglie e madre, per la consacrata, per la donna impegnata nella propria professione lavorativa, per la donna anziana o per la donna che vive una grave malattia. Qualunque sia la forma concreta di vita a cui una donna è chiamata, la sostanza del suo donarsi resta. E questo dono di sè, che genera e custodisce la vita, ha molte forme: l'ascolto, il consiglio, il conforto, nonchè l'attenzione ai bisogni dell'altro, fino anche...al buon umore e al sorriso!!! Donna di gran cuore, Bettina sapeva tutto soffrire e affrontare ogni sacrificio per ricondurre la calma nelle menti sconvolte, nelle anime agitate. Per tutte un consiglio, un aiuto, un conforto. "La cara madre si occupava di noi giorno e notte. L'ho veduta molte volte, allorchè ero educanda, entrare nei...

Step numero 6

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  Con le Prime Dimore abbiamo intrapreso il nostro cammino spirituale e abbiamo iniziato a ritagliarci dei momenti intimi con il Signore e a pregare. Teresa ci ha spinto a prendere contatto con la nostra interiorità, e ci ha chiamati a prendere coscienza della nostra umanità, per imparare a guardarci alla luce di Dio. Ricchi di questa profonda esperienza, possiamo oltrepassare la soglia delle Seconde Dimore. Teresa, da vera madre e maestra, ci accompagna con una particolare raccomandazione: “ A chi ha cominciato a rientrare in se stesso, chiedo che la prospettiva della lotta non lo faccia tornare indietro .” (2M 1,9) Entrando nelle Seconde Dimore, portiamo infatti ancora dentro di noi la condizione delle Prime, ovvero la pesantezza della presenza di “ bestie velenose e pericolose ” che ostacolano il nostro cammino verso Dio. Tuttavia qualcosa di essenziale accade, cioè l’anima inizia a sentire la voce di Dio: “ Essendosi avvicinata all’appartamento dei Sua Maestà, ne sente gl...

Pregare il Vangelo: GIOIA PIENA

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  “ Rimanete nel mio amore ”. Il Signore rinnova il suo invito a restare uniti a Lui, che è amore. Ogni volta che ci accorgiamo di perderci in qualsiasi altra cosa che non sia questo amore, ritorniamo a Lui.  In ogni momento ci è possibile tornare e restare in questo rapporto. Ritagliamoci un tempo di silenzio per restare nella consapevolezza di essere amati e in compagnia di chi ci ama.   “ Voi siete miei amici ”. Questa dichiarazione può metterci in imbarazzo, se Lui infatti si dichiara nostro amico, noi al contrario lottiamo durante la preghiera, chiedendoci come si fa a stare con il Signore. Ciò non ci deve bloccare. Egli, offrendoci la sua amicizia, apre uno spazio di relazione in cui noi possiamo entrare ed uscire liberamente e in cui possiamo piano piano crescere. Frequentandolo giorno dopo giorno si rompe il ghiaccio, proprio come avviene nei rapporti umani, la conoscenza si fa man mano più approfondita, la relazione più sciolta ed informale. Paure e difese g...

150 anni - una storia di santità 15: LA PACE DEL CUORE

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La pace del cuore è un frutto dello Spirito Santo, è dunque un dono, che possiamo chiedere e ricercare nella preghiera. Quando rientriamo in noi stessi, infatti, scendiamo in una profondità dove tutto è calmo e silenzioso. In superficie ci possono essere tempeste o maremoti che ci turbano, ma che poi, lo sappiamo bene, passano. Nella profondità di noi stessi, abitata da Dio e ricolma di Spirito Santo, possiamo fare esperienza di un abbandono fiducioso a Dio che ha cura della nostra vita. Questo è il punto di partenza giusto per guardare alle cose e per discernere gli eventi della nostra quotidianità: a partire da questo centro, che è il nostro rapporto con Dio.  Nel cuore delle figlie della Bettina doveva regnare sempre la tranquillità; esse dovevano servire il Signore in letizia. "E' nella pace che il Signore è solito manifestare ciò che Egli vuole dalle sue dilette. Spero che farete di tutto per non perderla. Nella calma si vedono meglio le cose, mentre con lo spirito turbat...