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Showing posts from November, 2023

Pregare con i Santi del Carmelo: Padre Maurizio di Gesù Bambino

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Spunto per la nostra preghiera è oggi l'immagine del vaso di argilla, nella sua fragilità e precarietà. Padre Maurizio ne fa un'esperienza molto forte negli anni della malattia. Debolezza, fragilità, impotenza, insufficienza. Non è l'esperienza solo di un periodo difficile: si tratta della struttura del nostro essere.  Siamo creature. A partire da questa consapevolezza, possiamo ritrovare il nostro più grande punto di forza. Il fatto di non bastare a noi stessi, infatti, ci spinge verso l'altro. Ci spinge alla comunione. Padre Maurizio parla di prodigio di comunione, intrinseco ad ogni debolezza . Nel momento in cui ci sentiamo mancanti, possiamo unirci a Dio, trovare in Lui forza, rifugio, sicurezza. Possiamo rivolegere il nostro sguardo all'interno di questo vaso di argilla, dove si trova il tesoro della presenza fedele del nostro Dio. Egli è presente nella nostra vita, la custodisce nella sua provvidenza. Nel silenzio della preghiera dunque, permettiamoci di sent

Pregare il Vangelo della Domenica di Cristo RE

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  “Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore”. “Alla sera della vita ciò che conta è aver amato”. Sono parole di S. Giovanni della Croce, che ben esprimono, in sintesi, il significato della pagina evangelica di oggi. L’evangelista Matteo ci presenta l’incontro definitivo con il Signore, dove l’argomento sarà proprio l’amore. L’amore vissuto non in astratto, ma nei fatti. È un vangelo sulla fine, ma anche sul fine della vita. U n vangelo sul termine, ma che getta luce su ciò che è essenziale qui ed ora, nel cammino della nostra vita, dandocene il senso globale. Questo testo ci dice che Dio, nostro Padre, ha per noi, suoi figli, un solo progetto: che tutti possiamo accedere al Paradiso, al compimento, alla gioia piena. È questo l’esito splendido che Dio ha pensato e desidera per noi, e che la nostra esistenza può davvero avere. La vita è piena di occasioni, di opportunità per realizzare questo fine, e queste occasioni sono innanzitutto le persone che ci stanno intorno con l

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Maurizio di Gesù Bambino

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Ogni settimana un input dalla spiritualità carmelitana sostiene il nostro cammino di preghiera. Prima ancora di rimboccarci le mani e prepararci a grandi sforzi, che dubitiamo pure di riuscire a mantenere nel tempo, possiamo rivolgerci ad una preghiera molto semplice ed essenziale. Si spiega male, perchè a parole sembra quasi banale. Nell'esperienza invece, è appunto, essenziale. Mi raccolgo, e mi predispongo a lasciarmi amare. A ricevere l'amore di Dio per me, per la mia vita, per le situazioni che vivo. Ripetiamo dunque l'esercizio di questa settimana: mi raccolgo, anche solo per pochi minuti nel corso della giornata, e respiro dopo respiro mi lascio amare. Nel silenzio del mio raccoglimento, sperimento il dolcissimo richiamo dell'amore di Dio.  Bisogna che impariamo a lasciarci amare! Arte difficile, ma possibile. Nessuno può accedere al Regno dei cieli se, come un bimbo, non si lascia amare da Dio!  (...) L’uomo, anche quando è affetto da molti mali, non può venire

Pregare il Vangelo della domenica: IL DONO

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Ciò che noi abbiamo, ma anche ciò che siamo, è dono di Dio, del suo amore. La nostra mente, il nostro cuore, le nostre energie, la nostra vita con tutti i suoi doni, li abbiamo ricevuti per amore. Se noi percepiamo noi stessi e ciò che abbiamo come dono fatto da un Padre ai suoi figli, la nostra vita diventa una risposta a questo amore: viviamo amando, cioè donando a nostra volta, condividendo noi stessi e i doni ricevuti, facendo comunione con gli altri. Così facciamo circolare l’amore, la vita raddoppia, si moltiplica. Una vita nell’amore è una vita feconda, produttiva, creativa, e che ha come esito il ricevere a propria volta amore: donando, ricevo ulteriore dono. Una vita che partecipa della gioia stessa del Signore, perché la gioia del Signore, la bellezza della vita di Dio, sta proprio in questa circolazione dell’amore. In tutto questo non conta la quantità, ma solo come io rispondo al dono che mi è stato fatto. C’è un aspetto che accomuna diverse parabole di Gesù, e che ritrov

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Maurizio di Gesù Bambino

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  Questa settimana, i nostri Santi Carmelitani ci invitano a fare un'esperienza di preghiera, che non è questa volta nè di dialogo con Dio, nè di richiesta o intercessione. Ci sono infatti diversi modi per restare in compagnia del nostro Signore. Padre Maurizio ci invita a restare nella preghiera come tempo e spazio in cui mi predispongo a ricevere l'amore di Dio. Questo amore mi avvolge in ogni momento, ma nella preghiera posso risvegliarne la consapevolezza: posso permettermi, tra i vari impegni e preoccupazioni della giornata, di accorgermene e prestarci attenzione. Nel silenzio, rimango alla sua presenza, sapendo che Egli mi ama, e ama tutte le creature. Del suo amore è piena ogni realtà, ogni persona, ogni situazione. Ad ogni respiro, ricevo la vita che Dio mi dona, ad ogni istante, nel suo amore. Ne ricevo così conforto, pace profonda, sostegno.  Padre Maurizio, scrive queste parole mentre una grave malattia lo consuma, con molto dolore e sofferenza. Descrive così come an

Abbandono - Ora è solo l’abbandono che mi guida. Non ho altra bussola!

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Gesù si compiace di mostrarmi l'unico cammino che porta a questa fornace Divina: questo cammino è l'abbandono del bambino che si addormenta senza timore tra le braccia di suo Padre ... "Se qualcuno è piccolissimo, venga a me" ha detto lo Spirito Santo per bocca di Salomone e questo medesimo Spirito d'Amore ha detto anche che "Ai piccoli è concessa misericordia". In nome suo, il profeta Isaia ci rivela che nell'ultimo giorno "Il Signore condurrà il suo gregge al pascolo, radunerà gli agnellini e se li stringerà al seno"; e come se tutte queste promesse non bastassero,, lo stesso profeta il cui sguardo ispirato si immergeva già nelle profondità eterne esclama in nome del Signore: "Come una madre accarezza suo figlio, così io vi consolerò, vi porterò in braccio e vi accarezzerò sulle mie ginocchia". Dopo un simile linguaggio, non c'è altro che tacere, e piangere di riconoscenza e amore. (242. Manoscritti Autobiografici). Cosa evo

Pregare il Vangelo della 32 domenica: Voce che ridesta il cuore

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  In questa domenica, il Vangelo ci parla di occasioni da non perdere, e lo fa con la parabola delle dieci vergini che, munite di lampade, escono per accogliere e accompagnare lo sposo alla cerimonia delle nozze. “Il regno dei cieli sarà simile…”: questa frase tipica di Gesù ci conduce nel vivo del racconto, il quale precisa subito qualcosa di importante, e cioè che cinque di queste vergini sono sagge e cinque stolte. Le sagge, infatti, hanno portato con sé l’olio per le lampade, mentre le stolte no. Lo sposo tarda ad arrivare e tutte quante si addormentano. A mezzanotte viene annunciato l’arrivo dello sposo. Le vergini stolte, allora, si accorgono di non avere l’olio per le lampade, e lo chiedono a quelle sagge, ma queste rispondono che non possono darlo perché non basterebbe per tutte. Mentre dunque le stolte vanno in cerca dell’olio, arriva lo sposo; le vergini sagge entrano con lui nella sala del banchetto e la porta viene chiusa. Le cinque stolte ritornano ma è troppo tardi; bus

SCEGLI LA VITA

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  Mille scelte: è iniziato il cammino per ascoltare la voce di Dio nella propria vita e compiere decisioni. Il processo decisionale è fatto sia di considerazioni e valutazioni pratiche in cui metto in gioco la mia intelligenza, prudenza e conoscenza della realtà in cui mi muovo. Sia di una realtà interiore, per cui attraverso le mia scelte esprimo chi sono e do forma, passo dopo passo, al mio cammino di vita. Sia di una dimensione di fede, per cui sebbene non abbia il controllo nè sicurezza che le decisioni che prendo siano quelle “giuste”, ho però la certezza che il Signore da tutto quello che vivo riuscirà a ricavarne il mio maggior bene, volgendolo in direzione di una crescita e di una maggiore consapevolezza. Egli infatti è il Dio della vita, ed è il mio primo alleato nella ricerca del mio cammino di vita personale. Scelta dopo scelta, plasmo così la mia esistenza storica, che è unica. Per questo è importante il contatto con la realtà in cui mi trovo, che mi offre determinate oppor

S. Elisabetta della Trinità

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Oggi la Chiesa celebra la memoria di S. Elisabetta della Trinità. Questa Santa Carmelitana ci accompagna nel cammino del cuore, per incontrarci con Cristo, che trova in noi la sua dimora, per rimanere uniti a Lui, e trovare in questo tutta la nostra gioia. «Rimanete in me» (Gv 15, 4). E’ il Verbo di Dio che dà questo ordine, che esprime questa volontà. Rimanete in me, non per alcuni istanti, alcune ore che devono passare, ma “rimanete…” in modo permanente, abituale. Rimanete in me, pregate in me, adorate in me, amate in me, soffrite in me, lavorate, agite in me. Rimanete in me per essere presenti ad ogni persona o ad ogni cosa, penetrate sempre più in questa profondità. È proprio lì la ”solitudine dove Dio vuole attirare l’anima per parlarle”, come cantava il profeta. (Os 2, 14).   Ma per intendere questa parola totalmente misteriosa, non bisogna fermarsi per così dire alla superficie, occorre entrare sempre più nell’Essere divino attraverso il raccoglimento. «Proseguo la mia corsa»,

Pregare con i Santi del Carmelo: padre Maurizio di Gesù Bambino

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  Anche oggi attingiamo dall'esperienza dei Santi del Carmelo per nutrire il nostro cammino di preghiera. L'esperienza di Padre Maurizio, raccontata nel suo diario spirituale "L'ostrica perlacea", ci testimonia che ci sono momenti nella vita in cui non siamo in grado neppure di formulare una preghiera.  Egli infatti percorre il calvario di una lunga malattia che lo debilita fisicamente. Ma lo rafforza spiritualmente. E la sua forza, in questa esperienza di assoluta impotenza, sta in un abbandono nella preghiera stessa di Cristo, nel stringersi al suo Cuore, per unirsi al suo dialogo con il Padre. Neppure la sofferenza e la malattia sono di ostacolo alla preghiera. Di fatto, padre Maurizio non riesce più a pregare, fa fatica: manca la concentrazione, manca la forza fisica e morale. La malattia lo mette "a terra".  Ecco però che una strada nuova si apre, e questa strada è aperta anche per noi. Possiamo disporci già ora a un'apertura del cuore. Un cuore

2. STEP: per un cammino interiore e spirituale

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  Tante volte, nei nostri rapporti quotidiani, fatichiamo per conquistare o meritare un buon rapporto con qualcuno. Invece con Dio non è così. Con Dio TUTTO è GRAZIA. La relazione con Dio, quella che noi chiamiamo preghiera, non si acquista con i nostri sforzi o con i nostri meriti, si tratta solo di accorgerci e accogliere l’amore che Egli vuole riversare nei nostri cuori. “Ogni contatto con Dio è preghiera, ma non ogni preghiera è contatto con Dio!” dice abuna Matta El Meskin, sembra un gioco di parole, ma non lo è. Perché a volte preghiamo senza alcun desiderio di comunicare con Dio, semplicemente per senso di dovere. Questa non è preghiera, la preghiera non è un dovere che compi per dare a Dio una parte del tuo tempo e delle tue forze e nulla più. La preghiera è reciproco desiderio di incontrarci con il Signore, “È un’opera realizzata in collaborazione tra l’uomo e Dio” ci spiega abuna Matta El Meskin. Questa opera esige un restare in continuo contatto spirituale con il Sig

Pregare il Vangelo della XXXI domenica

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  La pagina di Vangelo di questa domenica fa parte di un lungo discorso che raccoglie una serie di ammonizioni rivolte da parte di Gesù a coloro che più volte lo avevano avversato e messo alla prova, e che facevano parte delle guide legittime del popolo, ritenuti maestri delle sacre Scritture e modelli da seguire.   Qui Gesù, rivolgendosi ai discepoli e alle folle, denuncia tre atteggiamenti di scribi e farisei che in realtà nascono da inclinazioni che abitano in ogni uomo e a cui tutti dobbiamo sempre stare attenti. Gesù sta parlando a ciascuno noi, mettendoci in guardia dall’ipocrisia, dal bisogno di apparire e dall’amore per il potere. Essere esigenti con gli altri su aspetti che noi per primi non siamo in grado di osservare; fare le cose per essere visti e riconosciuti dagli altri; essere chiamati maestri e padri pensando che la nostra dignità dipenda dai titoli che abbiamo. Sono tutte tentazioni che stanno alla porta del nostro cuore. Ma che cosa sta, in fondo, alla radice di

Pregare con i Santi del Carmelo: Padre Maurizio di Gesù Bambino

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  Padre Maurizio racconta nelle pagine del suo diario spirituale "L'ostrica perlacea" il percorso della sua anima con Dio nel corso di una malattia che lo condurrà alla morte. Tale esperienza è per noi molto preziosa, perchè come avvviene spesso nelle prove della vita, padre Maurizio giunge all'essenziale della vita e dell'esperienza di fede. In questo giorno, in cui siamo chiamati alla Santità, possiamo dunque raccoglierci nella preghiera risvegliando in noi questa consapevolezza: tutti è colmo dell'amore di Dio. E con questa consapevolezza, lasciare che questo amore penetri sempre più nel profondo del nostro essere. Tutto è amore” ripetevo con rinnovata convinzione. E godevo nel sorprendermi con queste parole sulle labbra, salite dalle profondità del cuore. Erano la forma verbale della constatazione che tutto è colmo dell’amore di Dio. ( 30 settembre 1996 – Padre Maurizio di Gesù Bambino – L’ostrica perlacea)