Pregare con i Santi del Carmelo: padre Anastasio Ballestrero


Il card. Ballestrero ci descrive in questo testo la preghiera come contemplazione: ovvero silenzioso stare e guardare a Cristo. Si tratta di un atto molto semplice. Così semplice che a volte fa un po' paura, ci sentiremmo più rassicurati con un elenco di cose da fare. Qui invece ci viene proposto semplicemente di stare in modo passivo di fronte a Cristo, fissando in Lui gli occhi del nostro cuore, o in altri termini, la nostra attenzione, la nostra consapevolezza. La nostra interiorità rimane di fronte a Lui. è un atteggiamento interiore possibile per tutti, qualsiasi sia la propria vocazione. Accogliamo dunque l'invito del Signore che ci chiama: "Venite a me!"

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero (Mt 11,25).

Signore, che io ti veda!

L'atteggiamento fondamentale rimane quello della contemplazione. Siamo di fronte a un mistero, un mistero che gratuitamente ci viene rivelato, e allora dobbiamo contemplare. Contemplare vuol dire guardare con con gli occhi della mente, ma del cuore; vuol dire spalancare la vita all'irruzione dell'eterno; vuol dire rimanere rapiti nella visione che la contemplazione ci rivela. Ed ecco che il contepmlare Gesù, diventa il primo atteggiamento spirituale che ci deve impegnare per vivere in ossequio di Gesù Cristo.

Qui in terra siamo tutti contemplativi chiamati nella varietà delle vocazioni. Tutte si chiudono in questo rapimento in Gesù, in questo perdersi in Lui, in questo naufragare nell'immensità solenne e deliziosa del mistero di Gesù Verbo incarnato.

Ecco perchè nella vita contemplativa si sottolinea non tanto l'attivismo delle cose che gli uomini possono fare, quanto piuttosto la disponibilità ad accogliere il Signore, ad ascoltare la sua voce, ad abbandonarsi alla sua grazia e alla sua misteriosa effusione.

(Il mio bene sei Tu Signore - Card. A. Ballestrero)

Comments

Popular posts from this blog

Step numero 7

150 anni - una storia di santità 23: LA MORTE E LA BEATIFICAZIONE

Step numero 6