Pregare con i Santi del Carmelo: padre Maurizio di Gesù Bambino
Questa settimana, i nostri Santi Carmelitani ci invitano a fare un'esperienza di preghiera, che non è questa volta nè di dialogo con Dio, nè di richiesta o intercessione. Ci sono infatti diversi modi per restare in compagnia del nostro Signore. Padre Maurizio ci invita a restare nella preghiera come tempo e spazio in cui mi predispongo a ricevere l'amore di Dio. Questo amore mi avvolge in ogni momento, ma nella preghiera posso risvegliarne la consapevolezza: posso permettermi, tra i vari impegni e preoccupazioni della giornata, di accorgermene e prestarci attenzione. Nel silenzio, rimango alla sua presenza, sapendo che Egli mi ama, e ama tutte le creature. Del suo amore è piena ogni realtà, ogni persona, ogni situazione. Ad ogni respiro, ricevo la vita che Dio mi dona, ad ogni istante, nel suo amore.
Ne ricevo così conforto, pace profonda, sostegno.
Padre Maurizio, scrive queste parole mentre una grave malattia lo consuma, con molto dolore e sofferenza. Descrive così come anche il nostro vissuto più doloroso ci può stringere a Lui, nulla infatti, ci può separare dall'amore di Cristo.
La sera, mentre
meditavo sul mistero delle Persone
divine, trovai conforto nella certezza del loro amore verso tutte le creature,
direttamente promanante dall’amore infinito e reciproco vissuto in seno alla
Trinità. Trovavo che tanto amore veniva riversato anche su di me, godendo della
predilezione del Padre verso il Figlio e delle reciproca attrazione nell’amore
dello Spirito Santo. Se la sofferenza di un membro coinvolge tutto il Corpo, di
cui Cristo è il Capo, allora veniva da sè che i miei malanni fossero in
Cristo, Verbo incarnato, oggetto centrale del dialogo d’amore trinitario.
(3 ottobre 1996 –
Padre Maurizio di Gesù Bambino – L’ostrica perlacea)
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