Pregare il Vangelo della 32 domenica: Voce che ridesta il cuore
In questa domenica,
il Vangelo ci parla di occasioni da non perdere, e lo fa con la parabola
delle dieci vergini che, munite di lampade, escono per accogliere e
accompagnare lo sposo alla cerimonia delle nozze. “Il
regno dei cieli sarà simile…”: questa frase tipica di Gesù ci conduce nel vivo
del racconto, il quale precisa subito qualcosa di importante, e cioè che
cinque di queste vergini sono sagge e cinque stolte. Le sagge, infatti, hanno
portato con sé l’olio per le lampade, mentre le stolte no. Lo sposo tarda ad
arrivare e tutte quante si addormentano. A mezzanotte viene annunciato l’arrivo
dello sposo. Le vergini stolte, allora, si accorgono di non avere l’olio per le
lampade, e lo chiedono a quelle sagge, ma queste rispondono che non possono
darlo perché non basterebbe per tutte. Mentre dunque le stolte vanno in cerca
dell’olio, arriva lo sposo; le vergini sagge entrano con lui nella sala del
banchetto e la porta viene chiusa. Le cinque stolte ritornano ma è troppo tardi;
bussano alla porta ma rimangono fuori.
Ci colpisce un po’ la durezza sia della risposta delle
vergini sagge sia di quella dello sposo nei confronti delle vergini stolte, ma
entrambe hanno un senso profondo.
Il cuore del racconto è questo olio, di cui non ci
viene detto esplicitamente di che cosa si tratti, ma che capiamo essere legato
alla vita personale, alla propria esperienza, qualcosa che non può essere
prestato o diviso con gli altri. È qualcosa che riguarda la luce, ed è qualcosa
di essenziale, che fa la differenza tra il prendere parte al banchetto nuziale,
a questo momento di gioia, di vita, e il rimanerne esclusi. È questo olio che
ha a che fare con l’esortazione di Gesù a vegliare (v.13) e non il fatto che le
vergini stolte si addormentino: tutte le ragazze, infatti, vengono vinte dal
sonno.
Tutti possiamo ritrovarci in questa storia. Anche se
conosciamo il Signore e desideriamo con tutto il cuore partecipare a quella
gioia che ci promette, alla vita piena che ci attende, tutti dobbiamo
affrontare la nostra debolezza che ci fa stancare e addormentare. Il punto non
sta nella nostra fragilità, ma nel nostro essere preparati a quando veniamo
svegliati dalla voce che annuncia la presenza dello Sposo, voce che non manca
mai nella nostra vita perché abbiamo la certezza che il Signore, anche quando
sembra ritardare, c’è, viene.
La parabola di Gesù ci aiuta a riflettere sul fatto
che l’incontro con il Signore e il prendere parte alla sua gioia non sono cose
che si possono improvvisare, esperienze che si fanno in modo automatico, a cui
si può rimediare all’”ultimo istante”. È necessario un carburante, qualcosa che
ci permetta di vivere accesi, luminosi, pur dentro la nostra debolezza che ci
fa talvolta assopire, dimenticare l’orizzonte della venuta del Signore. Ecco
l’olio. C’è un particolare che viene detto di quest’olio: che è in piccoli vasi.
Che cosa ci fa vivere attenti, accesi, con una tensione verso il Signore? Cosa
mantiene vivo il desiderio? Che cosa ci aiuta a tenere accesa la passione per
la vita piena? Sono le piccole occasioni quotidiane,
ordinarie, di cui è fatta la nostra vita di cristiani: la mia preghiera
quotidiana, i miei piccoli atti di amore, le scelte di sobrietà, di distacco, i
miei atti di fiducia, la mia speranza ...: quelle piccole cose attraverso cui
alimentiamo il nostro rapporto col Signore. Ci accorgiamo che è la fedeltà alle
piccole cose che fa la differenza. Non sono i grandi momenti, gli eventi
straordinari, i grandi entusiasmi a costruire il nostro rapporto con Dio, ma
quelle ordinarie occasioni che costituiscono il tessuto reale della nostra vita
e che sono l’oggi di Dio.
Questa nostra
esperienza personale non può essere prestata. Ci sono cose che io non posso
fare al posto di un altro. Non posso dire di sì a Dio al posto di un altro,
essere fedele al posto di un altro. Il mio olio, la cura del mio rapporto con
il Signore è qualcosa di personale, che non posso dare ad un altro.
Chiediamo al
Signore la grazia di essere vigili, di non perdere queste occasioni. Possiamo
pregare con le parole della colletta della Messa:
O Dio, voce che ridesta il cuore,
nella lunga attesa dell’incontro con Cristo tuo Figlio
fa’ che non venga a mancare l’olio delle nostre lampade,
perché, quando egli verrà,
siamo pronti a corrergli incontro
per entrare con lui alla festa nuziale.
Suor Sara
della Trinità
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