SCEGLI LA VITA
Mille scelte: è iniziato il cammino per ascoltare la voce di Dio nella
propria vita e compiere decisioni. Il processo decisionale è fatto sia di considerazioni
e valutazioni pratiche in cui metto in gioco la mia intelligenza, prudenza e conoscenza
della realtà in cui mi muovo. Sia di una realtà interiore, per cui attraverso
le mia scelte esprimo chi sono e do forma, passo dopo passo, al mio cammino di
vita. Sia di una dimensione di fede, per cui sebbene non abbia il controllo nè
sicurezza che le decisioni che prendo siano quelle “giuste”, ho però la
certezza che il Signore da tutto quello che vivo riuscirà a ricavarne il mio
maggior bene, volgendolo in direzione di una crescita e di una maggiore
consapevolezza. Egli infatti è il Dio della vita, ed è il mio primo alleato
nella ricerca del mio cammino di vita personale. Scelta dopo scelta, plasmo
così la mia esistenza storica, che è unica. Per questo è importante il contatto
con la realtà in cui mi trovo, che mi offre determinate opportunità, limiti e
condizionamenti più o meno positivi, ma anche il contatto con me stesso e con
quello che sono chiamato ad essere. Ed il contatto con Dio, che parla nei miei
sentimenti e pensieri più profondi, nel luogo più intimo di me stesso, dove lui
trova dimora.
Prima fondamentale decisione che sono chiamato costantemente a compiere
dentro e fuori di me, è per la vita:
“Ti ho proposto la vita e la morte, la benedizione
e la maledizione. Scegli la vita, perchè viva tu e la tua discendenza” Dt.
30,19
Possiamo deciderci o per il lamento o per il cambiamento interiore. Non
importa in quali situazioni ci troviamo o quale storia abbiamo alle spalle.
Posso anzitutto scegliere se affogare nell’autocompatimento, nella dipendenza,
nella paura, o cogliere la vita come una sfida per crescere interiormente. Ho
bisogno di decidermi per la vita, altrimenti vengo corroso dal mio vuoto
interiore. Chi si decide per la vita è come un uomo saggio che costruisce la
propria casa su una roccia. Quella casa non può essere distrutta, nemmeno dal
crollo delle illusioni. È costruita su fondamenta solide, ossia su Dio stesso.
Mi decido dunque per un preciso modo di vedere: scelgo quello in cui posso
amare di più, ciò che mi fa fiorire nell’amore, ciò che fa fiorire la vita, mia
e degli altri.
Siamo sollecitati a decidere per la nostra via personale. Non basta fare
semplicemente quello che fanno gli altri, andare avanti seguendo la corrente. Gesù
usa l’immagine della porta stretta: è stretta, perchè non è per tutti, è per
me, solo, e sta a me entrarci. È necessaria la decisione di vivere davvero la
mia vita e di percorrere la mia strada, che mi porta alla vita, alla libertà e
all’apertura e sulla quale potrò portare frutto per gli altri. “Chi non si
mette sulla strada individuale e unica che Dio gli ha assegnato, commette il
torto di vivere senza una relazione con il proprio nocciolo interiore” (Grün).
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