Pregare con i Santi del Carmelo: Padre Maurizio di Gesù Bambino
Spunto per la nostra preghiera è oggi l'immagine del vaso di argilla, nella sua fragilità e precarietà. Padre Maurizio ne fa un'esperienza molto forte negli anni della malattia. Debolezza, fragilità, impotenza, insufficienza. Non è l'esperienza solo di un periodo difficile: si tratta della struttura del nostro essere. Siamo creature. A partire da questa consapevolezza, possiamo ritrovare il nostro più grande punto di forza. Il fatto di non bastare a noi stessi, infatti, ci spinge verso l'altro. Ci spinge alla comunione. Padre Maurizio parla di prodigio di comunione, intrinseco ad ogni debolezza. Nel momento in cui ci sentiamo mancanti, possiamo unirci a Dio, trovare in Lui forza, rifugio, sicurezza. Possiamo rivolegere il nostro sguardo all'interno di questo vaso di argilla, dove si trova il tesoro della presenza fedele del nostro Dio. Egli è presente nella nostra vita, la custodisce nella sua provvidenza. Nel silenzio della preghiera dunque, permettiamoci di sentire la nostra debolezza. Permettiamoci di sentirci vulnerabili. E sperimentiamo così la custodia del Dio della vita, che ci ha creati, e non manca di aver cura della propria creatura. Rimaniamo alla sua presenza. Lasciamoci ricreare ad ogni respiro che soffia dentro di noi la vita, istante dopo istante.
Perchè dunque
temere di essere deboli? Perchè rinnegare la struttura del nostro essere quasi
si trattasse di uno sgorbio inaccettabile, di una realtà imbarazzante, di un
torto perpetrato a nostro danno? Quando impareremo a vantarci della nostra fragilità,
perchè trionfi in noi la potenza di Cristo? Quando gusteremo la constatazione
di essere vasi di argilla, dal momento che dentro di esso Dio ha stabilito di
riporre tanti suoi tesori? (...) A quanti consiglierei di ritrovare se stessi,
abbandonando la selva intricata delle “muscolose forzature” (...). Non voglio
mai essere uno che si pensa da solo, rifiutando quel prodigio di comunione che
è intrinseco ad ogni debolezza.
(5 ottobre 1997 –
Padre Maurizio di Gesù Bambino – L’ostrica perlacea)
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