Bettina: essere madri
Tutti siamo chiamati ad essere “madre di Dio”, perchè Dio ha bisogno di
venire al mondo. Abbiamo una vocazione alla maternità-paternità, al generare la
vita. Siamo chiamati a custodire e far fiorire la vita. Che giova a me se
Cristo è nato a Betlemme, se non nasce anche nella mia anima? Che giova che Bettina
abbia generato Cristo, se questo non dice qualcosa anche alla mia vita? Possiamo
guardare a Maria e a Bettina per imparare qualcosa in termini di fede, speranza
e carità. Chi ascolta la Parola di Dio e vive di fede, speranza e carità, è
madre/padre di Cristo. Fede, speranza e carità, o sono espressioni passionali,
o non sono. Passionali nel senso che ci devono muovere dentro come passioni
materne e paterne.
Fede:
La fede è porre totalmente fiducia in qualcuno. Questo genera vita in me, per primo. Il fidarmi è generativo per me per primo. La fede dilata la nostra umanità, cambia la vita e moltiplica il cuore (Ermes Ronchi). Si tratta di una forza propulsiva e generatrice di vita dentro alla persona, dentro di me, e lo diventa anche per chi ho intorno. Una persona cresce e diventa sempre più se stessa solo in una rete di relazioni di fiducia, che danno fiducia. Dio si è fidato di Maria, Maria si è fidata di Dio, ed è nato Gesù. Dio si è fidato di Bettina, Bettina si è fidata di Dio, ed è nato qualcosa di nuovo, una nuova famiglia religiosa. Vitalità nuova che nasce da una relazione di fiducia profonda. Infatti: chi crede, fiumi d'acqua viva sgorgheranno. La fede non pretende segni, ne fa anche a meno, già crede nel compimento della parola ricevuta. Elisabetta riconosce in Maria uno stato di beatitudine, le dice beata, ovvero: tu sei felice! Hai in te una felicità profonda che nessuno ti potrà togliere. Allo stesso modo quando affermiamo di Bettina che è beata, significa dire: la gioia è parte di te, hai vissuto felice anche quando hai avuto nella vita delle difficoltà. Donna di grande gioia, gioiosa dentro. Noi infatti crediamo all'amore che Dio ha per noi e che è per sempre, e questo è fonte di gioia. La fede è un'infinita passione per l'esistente e per la vita intera. Passione che è amore forte e sofferenza. In ciò sta la beatitudine. Il dono della madre, di ogni madre e di ogni donna, è saper custodire, collegare nel cuore. Perchè la fede non sia solo idea o dottrina, abbiamo bisogno di ascoltare i palpiti dell'uomo.
Carità:
La maternità come carità appassionata. La fede cristiana è credere in un amore che vivifica, scaccia ogni timore. Se questa è la fede, la carità traduce in gesti pratici la fede. Poichè Dio non poteva essere dapertutto, creò le madri (proverbio), ovvero chi potesse concretamente far giungere il suo amore a tutti. Etty Hillesum: Dio vivrà oggi nel mondo per tuo amore, sta a te rendere vivo Dio oggi. Nelle nozze di Cana Maria dice: "Non hanno più vino" - "Fate quello che vi dirà": carità è vedere i bisogni della realtà in cui si è, dirli e orientare al Signore le persone con una consegna chiarissima: fate quello che Lui vi dirà. La carità prima delle singole opere di bene, significa stare con piedi mente e cuore in questa realtà così com'è, e standoci, accorgersi di quello che c'è, e di quello che manca, parlarne con il Signore con mitezza e umiltà. Maternità è creare con gli altri legami con Cristo, far sì che gli altri si leghino a Cristo, portandoli ad avere fiducia che Lui si prenderà cura di loro. Questo è un grande segno di maternità. Far sì che gli altri incontrino Cristo. La totalità dell'amore per Cristo accende la passione per l'uomo, non è dunque esclusivo, ma si allarga a tutti gli uomini. Dio chiede di essere amato, senza però che l'amore terreno ne venga indebolito. L'amore per Dio è come la melodia di base, e l'amore per gli uomini ne fanno un canto polifonico. La carità non è un amore moderato. Una società senza madri sarebbe senza pietà, perchè le madri trasmettono tenerezza e cura incondizionata. Madri che danno letteralmente la vita, perchè nessuno si perda.
Speranza:
Ci riferiamo a Maria sotto la croce e a Bettina sotto le croci che hanno costellato la sua vita. Speranza significa che vediamo come le cose vanno nel mondo, e crediamo che domani andrà meglio. Concludiamo con la speranza come passione materna. Sta in piedi ai piedi della croce e vede oltre. Dove c'è morte rinasce un rapporto di madre-figli. Sotto la croce è madre di maternità ferita (Gesù muore) e risanata ( le viene donato Giovanni) e madre di maternità mai arresa, lei rimarrà infatti insieme a quei discepoli che avevano abbandonata suo figlio. Cosa significa che Bettina è madre sperando sempre? La prima espressione si vede nell'adorazione eucaristica perpetua. Una madre vuole lasciare la certezza che l'amore non finisce con la morte, che per i propri figli l'amore resterà per sempre. Lascio a voi la certezza che l'amore ci sarà sempre, giorno e notte. L'adorazione è segno di speranza: l'amore non finisce. Poi altro segno di speranza che Bettina ci ha lasciato è il gusto per la bellezza. La bellezza è segno di speranza, fa sperare in mezzo a brutture di tanti tipi. Ci aiuta a cogliere Dio in questo mondo. Chi offre esperienza di bellezza educa alla contemplazione. Si contempla nello stupore. Un mondo che guarda al futuro senza sguardo materno è miope ... la famiglia umana si fonda sulle madri (papa Francesco).
Appunti dalla conferenza di sr Emanuela Giordano
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