Gesù ci viene oggi incontro come pastore. Egli oggi entra in relazione con noi come Colui che ci custodisce. Ha cura della nostra vita. Ci conosce personalmente, e proprio perchè ci conosce, ci ama. E amandoci, arriva fino al punto di donare la propria vita per la nostra. Per darci la vita, ed una vita traboccante. Gli stiamo a cuore, gli apparteniamo. Lasciamo andare ogni altro legame che ci spacca dentro, o che crea divisione nei nostri rapporti, facendoci sentire soli e feriti. Stringiamoci a questa relazione vitale e a quelle relazioni fraterne che ne sono l'immagine. Figli nel Figlio, anche noi veniamo restituiti alla nostra capacità di amare e donare noi stessi, anche noi possiamo tessere relazioni cristiformi. Quando
dono la mia vita amando un’altra persona, faccio esperienza che in
verità la mia vita non la sto perdendo, perchè mi “ritorna” moltiplicata in termini di gioia, senso, realizzazione. Lasciamo dunque che questa paternità di Dio possa prendersi cura di ogni parte di noi stessi, anche di quelle in noi più ferite, orfane. Rimaniamo in quei sentimenti di sicurezza e pace profonda che dona il sapersi in buone mani. Rimaniamo oggi nel suo amore.
sr Marta del Verbo di Dio
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